mercoledì 3 ottobre 2012

20 ! Chi l'avrebbe mai detto?

Il prototipo del primo Monster 900, vent'anni fa...
Già, chi avrebbe mai immaginato al momento della presentazione che quella Ducati cosi' particolare, apparentemente lontana da certi canoni cari allo zoccolo duro degli appassionati del marchio ma allo stesso tempo con numerosi richiami alla tradizione celati qua e là potesse giungere al traguardo dei vent'anni di carriera?
A Colonia quest'anno , nello stesso salone dove venne presentata (o se volete declinate pure al maschile, come fanno in tanti..) per la prima volta , la serie Monster viene celebrata con una versione "anniversary" .
Delle prime serie oggi rimane soltanto un'idea di massima, una somiglianza. Il/La  Monster attuale è un'altra moto.
Voglio pensare al rapporto tra una nonna e sua nipote: Qualcosa che si tramanda, qualcos'altro che si perde col passare del tempo e col mutare delle generazioni, insomma una parentela che comunque testimoni quanto l'idea iniziale abbia colto nel segno.
Erroneamente si è detto che abbia inventato il filone delle "naked". Lo ha semplicemente reinterpretato, riportato in auge o se volete per un certo periodo fatto suo, facendo dimenticare che un tempo le moto erano grosso modo cosi'.
A distanza di cosi' tanto tempo mi fa lo stesso effetto del primo giorno che l'ho acquistata e come sogno proibito a volte vorrei dotarla di qualcosa in più di pregio oppure mettergli accanto un'altra moto, ma non certo cederla.
Vedere oggi le stesse scritte su una moto attuale, su una linea celebrativa di abbigliamento eccetera non mi fa sentire più vecchio. Mi riempie d'orgoglio per la scelta di quel lontano 1996.
A onor del vero alcuni ducatisti di vecchia data (pochi per fortuna..) che conosco ancora stentano ad accreditargli questo pedigree che oggi la casa celebra e non  vedono in essa una "vera" Ducati.   Niente di più sbagliato e di conservatore nel  senso dispregiativo del termine.  Cos'è "vero" ? E cosa non lo è ?
Sembra quasi un'onta il fatto che sia stata venduta oltre ogni più rosea previsione ed abbia contribuito al consolidamento dell'intera casa costruttrice.
Potrei replicare, ma tanto saprebbero esporre ragioni tutte loro che affondano nelle zone più recondite di un Ducati-pensiero che non condivido.
Ricordo con affetto il suono perentorio degli scarichi della SS a coppie coniche di mio fratello e quelle volte in cui mi schiacciavo nella striminzita porzione che rimaneva tra il codino e la sella monoposto, posso rivivere attraverso letture e rievocazioni tutto ciò (luoghi, personaggi, mezzi straordinari) che altri invece si possono accreditare per ragioni anagrafiche o per esperienze motociclistiche dirette, o ancora per (bontà loro..) disponibilità economiche che gli permettono di mettere nel box modelli rari e pregiati che altri (come me..) con tutta probabilità conserveranno soltanto sui libri.
Si fa quel che si può, ma ognuno a suo modo celebra una  passione per le due ruote verso la quale non vedo alcun motivo di discriminazione .
Beh, Monster è un sinonimo Ducati a tutti gli effetti sin dalla sua comparsa.
Trovo giusto che a vent'anni dalla nascita di un modello cosi' rappresentativo abbiano deciso di tributargli un minimo di spazio. Grazie Ducati.

2 commenti:

  1. Anche a me ha fatto piacere rivedere la vecchia scritta sul serbatoio. Buon compleanno Monsterino!!!

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  2. Beh,il logo più bello resta secondo me quello disegnato da Giugiaro, ma anche quello degli anni ottanta-metà novanta ha il suo fascino. Non capisco perché abbiano deliberatamente semplificato qualcosa di "importante" come la scritta sul serbatoio (anzi, sulle ultime SS non c'era nemmeno quella,l'avevano lasciata solo sulle carene!). Almeno con le cover optional oggi sui nuovi Monster ci si può mettere una pezza. dovrebbero estendere a tutta la gamma questa possibilità.

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