In attesa delle varie scartoffie e di una revisione, ho dato una occhiatina più accurata alla Bimota,smontando, pulendo e controllando che anche sotto il vestito tutto fosse al suo posto.
Conoscendo mio fratello non avevo dubbi, si è trattato solo di dare una pulita più a fondo nei dettagli,sostituire una lampadina e mettere una cornice portatarga, piccolezze su un mezzo che circolava abitualmente e quando stava a riposo veniva accudito scrupolosamente. Come da tradizione Bimota si è alle prese con spazi ristrettissimi e attillati, si smonta tutto in pochi minuti ma per rimontare occorre pazienza e qualche imprecazione per accoppiare ogni foro alla sua vite e centrare tutto.
Ci sono particolari tutti da scoprire lavorati dal pieno in modo certosino , ed altri grezzi ed essenziali come su una moto da corsa.Sul Monster essendo una naked è senz'altro più semplice accedere ai vari particolari, mentre qui come accadeva quando avevo la Yamaha FZR bisogna smontare di più, anzi si smonta letteralmente tutto perchè il monoscocca è portante e lo scarico è fissato con un paio di molle.
Alcune soluzioni erano decisamente avanti per l'epoca e il contrasto tra parti lavorate e grezze non appartiene alla grande serie. Resto sempre innamorato del mio Monster, ma questa moto mi sorprende davvero e comincio a volergli bene.
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