mercoledì 12 novembre 2014

Eicma 2014 Parte 1/4( Il commento)

Quest'anno ho deciso e  partito di buon mattino sono andato al salone di Milano, dopo anni che continuavo a rimandare l'appuntamento. Ho chiesto a parenti, amici e conoscenti ma niente da fare, chi per altri impegni oppure per via che fosse domenica  alla fine sono partito da solo.
In questo primo post voglio provare a descrivere le mie sensazioni e la mia opinione su questa edizione dell'Eicma, mentre dedicherò un secondo post alle immagini che ho scattato con la mia piccola digitale. Le moto  probabilmente le avrete già viste e straviste sul web e sulla carta stampata, ma il mio "reportage" privato non poteva mancare e spero piaccia lo stesso.
Chi pensava tra gli assenti di trovare una bolgia infernale di domenica aveva in parte torto: Dopo la solita ammucchiata in attesa dell'apertura delle biglietterie la gente si sparpagliava senza troppi problemi e dunque ne ho dedotto che non si trattava d'una folla oceanica ma di una buona affluenza, per nulla soffocante.
La mia metà genovese ha constatato e soppesato i prezzi del parcheggio, dell'autostrada e dei banchetti per rifocillarsi  e ne ha patito un pochino, subito messa a zittire dalla mia metà camuno-bergamasca che ha ben impresso nella mente la sofferta trasferta in treno del primo anno, il fatto che l'auto in parcheggio è pur sempre più sicura del Monster in una giornata nuvolosa e in piena allerta meteo in Liguria e che diamine, a una cert'ora si deve pur mettere sotto i denti qualcosa, soprattutto per quanto mi riguarda essendo l'esatto contrario di un inappetente.
Le novità presentate quest'anno mi hanno diviso a metà tra scetticismo e passione, perchè se è pur vero che sono aumentate in alcuni modelli le prestazioni a livelli impressionanti (E non solo nelle supersportive, tornate a sorpresa sotto i riflettori) lo sono globalmente, oltre  le finiture ed altri aspetti che si apprezzano al tatto più che in una scheda tecnica o in una brochure. Le endurone-stradali ormai imperversano e dopo la Multistrada (che ho apprezzato più dal vero mentre in foto mi aveva deluso un po') anche le altre case hanno dato sfoggio delle loro capacità. Tornando alle supersport è quasi superfluo citare la Panigale, che ha per me solo il neo di non aver ancora dato il meglio in Sbk come le "rosse" precedenti (Ma l'assalto alla piattaforma dove faceva bello sfoggio di sè dice che alla gente importa relativamente poco ..) , poi la Kawasaki H2 sovralimentata, che ricorda a tutti quanto questo colosso di giada abbia un potenziale soltanto in minima parte espresso su due ruote ma che ogni tanto faccia un guizzo di orgoglio e tecnica.
Curioso almeno per me che la verdona abbia un telaio in tubi e la Panigale no . A me sta bene, purchè siano moto che facciano sognare, come è giusto che sia per modelli cosi' elitari, almeno per le mie finanze.
 A proposito di elitario e spropositato devo dire che la Honda( Anzi per l'esattezza la HRC) ha finalmente coniato un vero e proprio gioiello, degno erede della RC30 : La RC213V stradale. Esposta accanto alla moto di Marquez ne ricalca quasi spudoratamente ogni particolare e se ne avessi la possibilità la vorrei in garage anche se fosse di 400cc. e avesse 30CV. In verità promette ufficiosamente prestazioni altrettanto da sogno, per pochi eletti ahimè.
Anche la tanto attesa Scrambler Ducati mi è parsa un'idea intelligente, a metà tra il mezzo di tendenza e quello apprezzabile da chi cerca poco impegno alla guida e originalità estetica. Mi ci son seduto sopra e me la immagino facile e divertente, ma son sincero: Non mi fa sognare e non la cambierei col Monster.
Non so bene il perché in quanto ha tutte le carte in regola per farlo, ma non mi emoziona a tal punto.
Ecco, il Monster della nuova stirpe mi piace un sacco e a differenza dei precedenti che avevano tentato secondo me con meno successo di ricreare l'alchimia del primo mostro può degnamente segnare molti punti a proprio favore, a partire dalle finiture davvero sorprendenti, come del resto le altre Ducati della gamma attuale. Diciamo che se ipoteticamente potessi la mia scelta di ducatista si articolerebbe cosi': Multi scelta ragionata, Hypermotard scelta di gusto alla guida e Monster scelta emozionale, Panigale collezionismo o pista per portafogli a fisarmonica.
La nuova R1 Yamaha è altrettanto iper-sportiva ma non mi coinvolge emotivamente e quindi devo lodarne tutto sulla carta e sulla fiducia di chi la proverà ma non fa per me.
Ho visto anche le nuove Ktm e Husky e sempre emotivamente sono stato più attratto da quest'ultime, specie mi sono soffermato sulla "motardona"701, che di razionale ha poco e quindi calza a pennello per domeniche a rischio velox e punti patente, ma promette emozioni forti.
Non scorderò facilmente nemmeno le iper-artigianali Vertemati, che più fatte dal pieno non si può, da tenere sotto chiave come un Vacheron Constantin e allo stesso modo per pochi, intimi e facoltosi.
Un plauso a Magni e Paton, anch'esse artigianali e coraggiose proposte, ma in questo caso meno esasperate.
Non ultime le moto del gruppo Piaggio-Aprilia-Moto Guzzi: Me ne  piacciono alcune  ( Non posso restare indifferente alle RSV4 e Tuono e poi il motore Guzzi è sempre romantica come scelta) ma non al punto da desiderar soltanto una di loro. Comunque gran bei passi avanti, specie nelle finiture sulle Guzzi.
Insomma ho girato e rigirato in lungo e in largo e credo d'aver visto tutto dell'Eicma 2014.
Non potevo raccontare tutto per filo e per segno ma qualcosa posso aggiungerla infine: Le moto si scelgono e si sognano spinti dalla passione e quindi spesso sono irrazionali, esagerate o minimaliste, inutili o sprecate e dunque tutto e il contrario di tutto. Il bello delle moto è questo, farci sognare in un periodo dove la realtà fa schifo un giorno si' e l'altro..quasi. Guardo fuori dalla finestra per l'ennesima sera con apprensione per le recenti e purtroppo non nuove condizioni  metereologiche e osservo le notizie tragiche che arrivano da entrambe le riviere e l'entroterra ligure. Dunque staccare per un giorno dalla realtà e immergersi nella folla dell'Eicma è una boccata d'ossigeno per un motociclista come me, che può giusto sognare e tenersi stretta la propria cavalcatura.

  

2 commenti:

  1. Io all'eicma ci sono stato per l'ultima volta ad inizio anni 90 ,adesso vedo le novità nel web e caso mai vado alle presentazioni dei concessionari,le supersportive sono "tornate"bisogna comunque vedere se riusciranno a rilanciarle nelle vendite,la vedo duretta,l'unica moto che "concretamente" mi interessa tra le novità del salone milanese è la yamaha mt 09 tracer,ho avuto il tdm 900,gran moto che mi sono pentito di aver venduto e aspettavo questa moto e da quel che ho letto e visto mi prende molto,poi l'ideà di un 3 cilindri mi intriga molto,ho avuto moto monocilindriche,bicilindriche e quadricilindriche, il 3 mi manca,i figli crescono,mia moglie potrebbe tornare a farmi da passeggera e anche mia figlia mi chiede spesso di salire in moto con me e secondo me la nuova yamaha oltre che comoda deve essere godibilissima sui miei amati passi alpini....spero di potermela permettere in futuro.
    Fuori argomento:ti avevo scritto un commento a "It's windy" ma si vende che ho sbagliato qualcosa,pazienza!
    Ciao da Nicola (scrubs)

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  2. Già, concordo sulle supersportive, come sempre affascinanti ma alla resa dei conti anche se rispetto alla R1 la Tracer era quasi defilata sarà quella che immagino riscuoterà maggiori consensi all'atto pratico. La praticità non è una cosa da sottovalutare. Anch'io comincio a sentire mormorii da parte di moglie e figlia che vorrebbero unirsi alle mie uscite in moto. Ci riflettevo proprio quando ho provato la Adventure di mio fratello che nonostante sia grintosa di motore e d'aspetto dakariano è pure comoda. Non parliamo del fatto che da quando avevamo provato ancora la vecchia Multistrada mia moglie non fa altro che elogiare quel tipo di moto. Vabbè, spero nel futuro anch'io!
    Mi dispiace per il commento perso, ma le condizioni meteo qui sono sempre preoccupanti e noi abbiamo avuto diversi periodi di mancanza d'elettricità e il timore di frane e quant'altro. Peggio è andata altrove in Liguria, ma non si sta tranquilli. A presto!

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