Le temibili Kawasaki della serie Mach in una pubblicità dell'epoca |
Le linee di un tempo in certi casi catturano gli sguardi di chi del passato proprio non se ne interessa affatto, ma apprezza i colori , le grafiche, l'impostazione di guida, i dettagli. E' qualcosa di differente dalla passione per i mezzi d'epoca, che secondo me richiedono dedizione e devozione , pazienza infinita e buon senso. Si, tanto buonsenso, perché i pregi e soprattutto i difetti di un mezzo d'epoca si devono in qualche modo accettare (al massimo attenuare, senza snaturare però..) e si devono comprendere il contesto,il periodo, i limiti ben differenti da quelli attuali. Un mezzo moderno dall'estetica vintage affranca il suo proprietario o chi lo utilizza da molti risvolti negativi propri del mezzo epocale, ma si parla sempre di oggetti simili, non uguali a quelli di un tempo. Tutto ciò è un bene secondo me e vale la pena di applaudire sia il nuovo che avanza, il nuovo sotto mentite spoglie che il vecchio da conservare e tramandare.
Lasciamo stare paragoni inopportuni. Se osserviamo le immagini delle ormai leggendarie Kawasaki Mach tricilindriche due tempi non ci vuole un genio a capire quanto sia cambiato il mondo delle due ruote anche riferito alla sola Kawasaki per esempio, ma un appassionato può benissimo secondo me scindere antico e nuovo , attingere da una e dall'altra epoca o ancora far convivere nello stesso garage oggetti distanti anni luce tra loro senza pretendere niente di più di quanto sia stato chiesto loro al momento della nascita.
La passione ti fa battere il cuore, è anche un pizzico di irrazionalità, sempre associata al giusto contesto.
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