domenica 17 ottobre 2010

Il Ciclone

Era una bella giornata di sole il 25 Dicembre del 1984 e stavamo festeggiando il Natale pranzando a casa di mia zia, come spesso accadeva in quelle occasioni. Ad un tratto, a fine pranzo, mio padre fece per alzarsi e dirigersi sul poggiolo per accendersi una sigaretta, quando inaspettatamente mi invitò a seguirlo. Una volta sul poggiolo, che dava sul piazzale dei due condomini dove abitavamo, mi indicò senza tradire la benché minima emozione un motorino nuovo di zecca posteggiato proprio ai margini del piazzale. Il fare da finto burbero di mio padre non era una novità , come era nota la sua finta avversione per le due ruote, che lo avevano in passato portato a compierne di tutti i colori, ma da copione di genitore intransigente doveva  mantenere un divieto ferreo nei confronti di ogni mia velleità motociclistica, con la scusa che già mio fratello si produceva in cotte e crude sul tema.
Quindi non sospettai nulla ed anzi mi indispettii parecchio nel sentirlo complimentarsi col fortunato acquirente di quel motorino.
La scenetta raggiunse l'apice quando addirittura mi invitò a scendere le scale con lui per vedere da vicino quel "coso" e poi a salire in sella "per vedere di nascosto l'effetto che fa".
Proprio mentre restai combattuto tra il salire e il timore dell'arrivo del legittimo proprietario, mi rivelò col consueto sorriso appena accennato che non c'era di che temere e che il proprietario era già sul posto, ero io!
Il Garelli Ciclone era una delle tante varianti sul tema dei "tuboni", motorini che prendevano il nome dal caratteristico telaio monotrave tubolare che fungeva da serbatoio carburante.
Negli anni Ottanta avevano conosciuto una buona notorietà ed un discreto successo e tra i tanti ricordo il Califfone della Rizzato, il Malaguti Fifty (il più longevo e diffuso) , il Motron della casa omonima ed appunto il Ciclone della Agrati Garelli, la stessa casa delle pluri iridate 50/125 GP.
Il Garelli vantava 5 rapporti, miscelatore (una primizia dell'epoca) , motore "home made" (i più montavano i validi F.Morini oppure i Minarelli) di derivazione cross ed un corposo carburatore 18/12, oltre al consueto corredo di sospensioni , cerchi in lega leggera e sellone tipici dei "tuboni" in questione.
Nota negativa la scarsa capienza del tubone-serbatoio: Appena tre litri e mezzo!
Dopo un breve rodaggio (mio e suo..)sparirono le strozzature ed il pignone imposti dal codice, il 18/12 diventò 18/18 e con qualche sapiente tocco il tubone iniziò la fase di decollo.
Soltanto un incidente di percorso (In realtà un frontale con una Bmw R65 boxer che mi piombò addosso contromano e mi centrò per fortuna senza conseguenze gravi..) rallentò la nostra carriera fatta di chilometri, gite di gruppo e corse lungo le stradine collinari delle frazioni vicine.
Il  Ciclone finì per essere permutato da mio padre con uno Zip dopo il mio "upgrade" al 125, ma restò in zona e successivamente passò ancora di mano un paio di volte, subendo l'onta d'una riverniciata a bomboletta (un colore raccapricciante..) e finendo la sua ultima corsa contro una panchina di granito, proprio nel centro del mio paese. Restò qualche giorno incastrato nella roccia, giusto per farsi vedere bene dal sottoscritto, poi per qualche tempo finì semi-sepolto in un giardino e poi probabilmente fu demolito del tutto.
All'epoca non avevo certe velleità fotografiche, quindi ecco l'unica cosa che ho conservato con nostalgia: Il libretto d'uso e manutenzione, da cui ho estrapolato la foto sopra (e che conserva ancora le maldestre "freccette" a penna con cui illustrai i danni subiti dall'impatto con la Bmw).
Non si torna indietro e non ho  mai pensato di riacquistarne uno simile, non sarebbe comunque "lui" e non porterebbe con sé tutte le avventure vissute insieme. Basta il ricordo.
Il primo amore non si scorda mai: Grazie Ciclone, con te son diventato un motociclista!

2 commenti:

  1. In fiera Malaguti aveva esposto il Fifty.... quanti bei ricordi di gioventù
    grazie per avermi fatto riscavare nella memoria
    Randa

    RispondiElimina
  2. Sono bei ricordi anche per me. Tra una marea di vespisti c'erano anche quelli con i tuboni e di soddisfazioni me ne ha dato tante! Ciao!

    RispondiElimina