venerdì 22 novembre 2024

Motociclismo e la punta dell'iceberg

Le considerazioni riguardanti il declino della carta stampata e la fine (almeno per ora) dell'avventura pluricentenaria di Motociclismo si sprecano un po' ovunque, mentre io se da un lato sono triste per una collezione che durava dal 1985 (con qualche fascicolo più datato recuperato da mio fratello e altrove..), dall'altro c'è da dire che tanto è cambiato, a partire dagli articoli di un tempo, obiettivi e se necessario critici senza timore alcuno, dalle prove supportate da seri rilevamenti , insomma una autorevolezza capace in passato di sfidare le case costruttrici e una banca dati completa ineguagliabile. Qualcosa era nell'aria e i lettori di lunga data l'avevano secondo me ituito. Qualcosa rispetto agli anni settanta, ottanta e novanta dava l'idea di non essere più al cospetto dei primi della classe, quelli che dovevi leggere per saperne di più. I video su YouTube, le recensioni sul web, tutto o quasi rappresenta un approccio differente rispetto al passato, anzi certe cose sembrano non interessare più e si capisce quanto si stia perdendo in cultura motociclistica. Giornalisti e persone del settore competenti ce ne sono ancora e in fondo è un modo diverso di fruire delle informazioni, ma il rammarico resta ogni volta che un pezzo importante sparisce o cambia registro. Malvolentieri ma ci adeguiamo, consci che sulle cartelle stampa non sempre è tutto oro colato.

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