Zero Motorcycle in allestimento specifico per corpi di polizia (Immagine tratta dal sito della Zero Motorcycle.It) |
La notizia non è passata inosservata e diversi media e riviste di settore l'hanno pubblicata: Il comune di Rapallo (Dove attualmente risiedo..) pare proprio sia il primo in Italia a dotarsi di una moto elettrica per il proprio corpo di Polizia Locale (Ok, chiamateli pure vigili come una volta..).
La scelta è caduta sull'americana Zero Motorcycle e se cliccate sul web non mancheranno i particolari della vicenda, i commenti del sindaco e le motivazioni , i favorevoli e i contrari , come sempre.
Al di là delle spiegazioni che a volte lasciano qualche dubbio di natura political-propagandistica su cui non voglio soffermarmi, la motivazione ecologica mi lascia un pò perplesso. Una colonnina davanti al comune ed una che ho visto di sfuggita di fronte ad un rivenditore di minicar e bici elettriche in centro, una macchina elettrica che non ho ben capito se sia in comodato d'uso, per quale uso e utilizzata da chi e a quale scopo, più questa new entry della moto di pattuglia, possono rappresentare una svolta nella città patria della rapallizzazione (termine infausto ma ahimè meritato)? Da cittadino non saprei e da motociclista proprietario di una moto di interesse storico (termine quest'ultimo snobbato dalla mia regione, motivo per cui pago il bollo interamente e non godo di alcun privilegio) nonchè euro zero alla quale è preclusa la circolazione dal lunedi' al venerdi' per quasi l'intera giornata ancor meno.
Il gesto è senz'altro nobile e di bell'esempio : Inquinare meno, riducendo le emissioni, limitare per quanto possibile l'utilizzo del mezzo privato e incentivare le nuove fonti rinnovabili eccetera..
La realtà è un'altra: I mezzi pubblici da e per le frazioni scarseggiano e la situazione è critica, in quanto pare tiri una brutta aria in seno all'azienda dei trasporti e non aggiungo altro. Il traffico a Rapallo è spesso caotico, la viabilità risente della costruzione degli edifici disordinata del passato e delle vie strette anche nelle principali direttrici.
Raggiungere Santa Margherita Ligure, Portofino, immettersi sulla via Aurelia sia a ponente che a levante è tutt'altro che agevole specie per i bus turistici. Le recenti rotonde (E lo dico perchè guidando occasionalmente un mezzo pesante so cosa vuol dire..) costringono a veri e propri esercizi di bravura gli autisti di camion e bus: Le strisce nere sui bordi sappiate che sono le gomme dei poveracci che oltre una certa stazza non hanno alternative. I divieti di circolazione sia per i mezzi pesanti in direzione Santa Margherita sia per gli autoveicoli euro0/ euro 1 concentrano il traffico ancora di più nei momenti liberi ed infine i mezzi della nettezza urbana che spesso e volentieri effettuano la raccolta in orari assurdi, come nell'ora di uscita dalle scuole fanno il resto. Immaginatevi un camion a tre assi che occupa tutta la strada fermo immobile mentre col suo braccio meccanico effettua la manovra di scarico delle campane della differenziata.
Insomma, questa specie di lettera aperta al sindaco della mia città non è una critica populista e nemmeno deve intendersi come un tentativo di screditare l'operato di una giunta con chissà quali fini politici.
La mia è pura, sana perplessità dovuta al fatto che vedo si circolare l'auto elettrica del comune, la moto dei vigili (vabbè, insieme alle CB-F Honda..) e per questo mi complimento dell'esempio ecologista, ma il lavoro da fare è ancora tanto e tutto ciò mi auguro non sia un piccolo sassolino in uno stagno ma l'inizio di qualcosina di più concreto. P.S.: Per ora ho sempre rispettato il divieto di circolazione con la mia euro zero, ma visto che nei week-end il divieto non c'è per ora mi sa tanto che non mi convertirò all'elettrico., purtroppo lontano dalla portata dei budget proletari.
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