lunedì 7 agosto 2017

12+1

Angel Nieto, re indiscusso delle piccole cilindrate.
Quest'anno si sta rivelando nefasto per il mondo del motociclismo, sia per gli incidenti capitati a piloti ed ex piloti in circostanze al di fuori delle competizioni, purtroppo in alcuni casi con esiti mortali, che per gli eventi altrettanto tragici capitati ad altri motociclisti comuni ma non per questo da ignorare o dimenticare anzi, nello specifico i casi più eclatanti  hanno sottolineato il reato di omicidio stradale con tutte le aggravanti che possono venire in mente.
Da genitore ci penso e rifletto spesso, in quanto appassionato del genere, alla pericolosità intrinseca di una motocicletta. Credo  si debba senz'altro insistere sulla sicurezza stradale, sull'importanza di un abbigliamento protettivo, su una consapevolezza ed una maggior educazione civica che in questi ultimi anni è venuta meno.
Sono anche conscio che la tragica fatalità e il destino beffardo sono componenti presenti nella vita di ognuno di noi. Angel Nieto, Dodici volte+una (come amava definirsi scaramanticamente..) campione del mondo è deceduto in seguito ad un incidente stradale. Un altro pezzo di storia, uno dei più illustri ci lascia  e come gli eroi di un tempo non avrebbe dovuto finire cosi', ma se per questo neanche gli altri piloti in simili circostanze, neanche la giovane coppia di motociclisti  in Val Di Susa , NESSUNO.
Non dimentichiamo, impariamo e facciamo tesoro degli errori e delle insidie, teniamo a bada e combattiamo i pericoli, puniamo con severità assoluta chi trasforma la strada in un'arena, non demonizziamo le moto ma impariamo a non sottovalutare e a non sopravvalutare. Il modo migliore di onorare una leggenda del motociclismo oltre al giusto tributo per i suoi traguardi raggiunti è vivere il motociclismo consapevolmente.

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