venerdì 6 agosto 2021

L'alba di un nuovo giorno

La conferenza stampa durante la quale Valentino Rossi ha annunciato il suo ritiro dalla Motogp la prossima stagione era nell'aria da qualche tempo,anche se molti dei suoi sostenitori avrebbero voluto ben altri annunci e un epilogo diverso per una leggenda vivente delle moto. Nulla era scontato e fino all'ultimo si era anche ipotizzato un altro anno in sella addirittura alla Ducati del neo-team che lo vedrà coinvolto, ipotesi suggestiva perchè l'altro pilota del team come già si sa da mesi sarà suo fratello Luca Marini. Discorsi, ipotesi, fantasiose congetture che in un attimo la conferanza stampa ha cancellato. Ho sempre stimato Valentino, pur non ritenendomi un fan sfegatato in virtù del fatto che la mia passione per le moto è parecchio antecedente al suo approdo nel motomondiale. Da appassionato quale sono e sarò sempre posso solo inchinarmi davanti a una carriera come quella del VR46 nazionale, anzi è giusto dire mondiale, perchè tra i pregi di Valentino metto anche quello di aver alzato l'asticella mediatica e la visibilità del motomondiale al di fuori dell'ambiente stesso. Non mi è mai piaciuto il fatto che travalicando i confini del motociclismo si siano generati anche episodi degni della peggior tifoseria d'altri sport, ma questa non è una colpa da addebitare a Vale, è la nostra società che spesso sente il bisogno di accaparrarsi un mito o un campione e creare rivalità, faziosità,fenomeni da tastiera che poco hanno a che vedere con i motociclisti veri e propri,con questi ultimi che dovrebbero apprezzare le gesta sportive , avere opinioni diverse ma non denigratorie nei confronti di chicchessia. I suoi rivali spesso sono stati destrutturati mediaticamente e forse non lo meritavano affatto, come non ha meritato Valentino di essere giudicato per le ultime stagioni.Un nove volte campione non si può liquidare su due piedi come viceversa non sarebbe giusto porlo alla dimensione di un dio sceso in terra. E' e rimane un campione, come coloro che lo hanno preceduto e chi seguirà a riempire l'albo d'oro del motomondiale. Valentino Rossi è e sarà sempre un'icona del motociclismo, qualunque sarà il suo futuro da oggi in poi e gli sarò sempre riconoscente per aver fatto vedere sotto una luce positiva il mondo delle moto all'interno di molte famiglie che, come la mia , sono sempre state combattute tra il fuoco della passione e il timore opposto di genitori preoccupati, consapevoli di quanto rischio comporti saltare in sella. Grazie di tutto campione , anche da un emerito sconosciuto come me.

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