venerdì 13 novembre 2020

Desmo inside...or not?

Con un tempismo forse non azzeccatissimo, dato che quest'anno è l'anniversario della nascita dell'Ing.Fabio Taglioni (1920/2020),che seppe sviluppare una sua idea di sistema desmodromico dedicato alle valvole di un motore a quattro tempi e a differenza di altri schemi lo perfezionò fino alla sua applicazione dapprima nelle corse e successivamente nella produzione di serie, la Ducati ha lanciato la sua nuova Multistrada caratterizzata dal nuovo propulsore denominato Granturismo,motore assai raffinato e promettente ma ahimè privo del Desmo. Come ho ribadito in una discussione dove condivido molti punti evidenziati dagli amici del blog Superpantah, Ducati è una casa motociclistica che deve guardare ai mercati e alle vendite, con scelte possono anche infastidire i ducatisti più integralisti ma su una moto di indole turistica che promette intervalli di manutenzione ogni 60.000 chilometri ed offre molte delle opzioni che il cliente-tipo di questo genere di modelli tutto ciò ha una certa logica. In passato il sistema "Desmo" era appannaggio delle Ducati più sportive e solo anni dopo per svariati motivi e credo anche per uniformare la produzione è stato adottato da tutte le Ducati. Il sistema Desmo negli anni è stato affinato, ha visto il passaggio dalle due alle quattro valvole per cilindro e ha guadagnato in alcune versioni anche la fasatura variabile. Nel mondo delle corse come sistema meccanico non ha conosciuto eguali, tenendo testa ai sistemi pneumatici e derivati dalla Formula 1 , quindi non è certo corretto come alcuni hanno scritto frettolosamente "Addio", casomai un ritorno al sistema tradizionale in occasione di un motore votato al granturismo. Alcuni hanno anche scritto che il Desmo è principalmente un sistema per ottenere più potenza, mentre è più corretto dire che ha un rendimento differente, offre una diversa erogazione ed è nato principalmente per sopperire agli svantaggi della presenza delle molle nella distribuzione. Mi fermo qui, non voglio cadere nello stesso tranello nel quale altri hanno abboccato, perchè trovo sia più giusto che queste disquisizioni tecniche debbano essere commentate da persone senz'altro più competenti in materia. Chi si è sentito privare negli anni di soluzioni caratteristiche quali il telaio a traliccio in tubi, il forcellone monobraccio o la frizione a secco, sappia che nessuna di queste è stata una prerogativa esclusiva Ducati. Oggi come oggi ad esempio Ktm nella ciclistica vi propone queste cosuccie da un bel pò di tempo a questa parte e non è l'unica a farlo. Il sistema Desmodromico invece nella produzione di serie mondiale è tutt'oggi una caratteristica esclusiva e un vanto direi per Ducati. Con questo polpettone lunghissimo ribadisco insomma che una casa motociclistica ha il legittimo diritto e interesse a sviluppare motori, ciclistiche, design e quant'altro possa assicurargli successo nelle vendite. Personalmente non credo acquisterò mai una Ducati priva di sistema Desmodromico, perchè è proprio per questa esclusività che ne ho acquistato una, ma non mi sento di biasimare chi lo farà. Sono un motociclista legato a certe convenzioni, giuste o sbagliate che siano, cosi' come quei Bmwisti che hanno talmente snobbato tutto ciò che non avesse un motore boxer al punto da garantire lunga vita a questo schema. Tutti a caccia dunque della onnipresente Bmw GS? Io non insisterei troppo. In quel di Pesaro, per meglio dire in quel crogiuolo di intenti italo-cinese che è la Benelli hanno saputo sfornare una crossover che a quanto dicono va bene, costa molto meno delle altre e anno dopo anno migliora , si equipaggia meglio e scala le vette del mercato,fino al vertice. Vale la pena spendere un sacco di soldi si è chiesto qualcuno (in realtà molti di più..)? I motociclisti sono particolari, molto più di chi acquista un'utilitaria. Ma più che il Desmo mi chiederei perchè Benelli ha conquistato cosi' tanti clienti, forse perchè chi acquista una Bmw si aspetta determinate cose, chi una Ducati altre (forse anche il Desmo..) e via discorrendo. Forse per una Ducati pensata ad uso e consumo dei neo-patentati e dal prezzo invitante come accadeva un tempo certe discussioni non si sarebbero nemmeno scomodate, mentre dalle Ducati degli ultimi anni ci si aspetta sempre molto.

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