lunedì 20 aprile 2020

Una trentina d'anni fa !

Foto di gruppo:Da sinistra Michele,Massimo, il sottoscritto e Andrea
                                 
Foto di gruppo con Angelo al posto di Massimo

Il sottoscritto con Michele che immancabilmente incornicia il mio fotoritratto e più a destra Massimo accanto alla sua AF1

Questo particolare momento di restrizioni dettate dal coronavirus sembra in qualche modo favorire il ritrovamento di vecchie istantanee, magari seppellite e dimenticate in un cassetto . Queste immagini di una trentina d'anni fa sono tornate a galla stamane grazie a Michele, che dal suo personale album dei ricordi le ha riversate su whatsapp e me le ha inviate. Non ho particolari rimpianti e non vivo di nostalgia, ma sarei un emerito ipocrita se dicessi che non mi ha fatto piacere riceverle. Ancora più sinceramente non mi ricordavo di questa particolare occasione, cosi' come non so per quale motivo non ero all'epoca troppo interessato alle fotografie tanto da avere pochissime se non nessuna immagine di quel periodo. Erano senza dubbio altri tempi, direbbe un anziano signore, mentre da fresco cinquantenne posso dire che diversamente da oggi non c'erano cellulari e men che meno smartphone, l'unica cosa che ci si poteva scambiare erano le figurine o gli adesivi da appiccicare sui motorini per farli sembrare più racing , mentre per telefonare  l' alternativa al telefono di casa era affidarsi alle cabine telefoniche (delle quali si può ammirare qualche rarissimo reperto archeologico in qualche zona remota..) e ci si incontrava fisicamente e non in una chat, per decidere quale percorso affrontare, dove far benzina (per alcuni miscela, un giorno vi spiegherò cos'era!) e salvo imprevisti (posti di blocco, guasti, scivoloni o altre magagne..) far ritorno alla base.
Dalle immagini si vede come era da non molto arrivato l'obbligo del casco e volenti o nolenti ci eravamo adeguati. Freddie Spencer e Mamola gli idoli dei pistaioli, qualche estimatore delle Ducati e Lucchinelli tornati alla ribalta, altri votati al cross con Michele Rinaldi o Ricky Johnson & Co.
Tralasciando volutamente il capitolo ragazze, che facevano gruppo a sè e tendevano a guardare altrove, cioè ragazzi più adulti e auto-muniti emancipati. Noi non assomigliavamo per niente ai Duran- Duran o agli Spandau-ballett tanto per dirne due ( un giorno vi dirò, malvolentieri perchè eravamo più rockettari, chi erano i preferiti dalle ragazzine.).
La vita non scorreva meglio o peggio del giorno d'oggi , era semplicemente differente.
Certo che a noi quattordicenni di allora la quarantena d'una pandemia che ci avrebbe costretti a casa , abituati com'eravamo a prendere alla prima occasione il motorino per scorrazzare in giro, sarebbe stata dura da imporre. E' per questo che sono rimasto piacevolmente sorpreso dalle nuove generazioni e un pò deluso (non più di tanto, perchè me l'aspettavo) da quelle che si sono rese protagoniste dei tanti episodi di inciviltà (perchè tale è) e mancato rispetto delle regole.
Una volta  lo spirito di ribellione alle regole e ai protocolli aveva un significato ben diverso e in certi casi era un segnale positivo di cambiamento, oggi no. Non si tratta di truccare il motorino, di cercare di impennare o andare più veloce di quanto imposto da un misero cavallo e mezzo dettato dal codice, oggi in gioco c'è un bene più grande ed è bello che molti giovani lo abbiano recepito per primi.
Cosa prendere di buono dal passato? Certi valori sono buoni anche oggi, non tramontano mai .
E' che in certi casi si è rovesciata la frittata e non sono quelli venuti dopo a sbagliare, ma quelli che li hanno preceduti. Un piccolo segno del tempo che avanza per concludere: Ogni tanto prendo in mano una vecchia rivista o un numero attuale che parla di moto classiche e d'epoca e ritrovo le moto che sognavo o che ho guidato per davvero e li' arriva un piccolo brivido lungo la schiena . 




Nessun commento:

Posta un commento