Parafrasando il titolo di una canzone che sanciva la fine degli anni 80 , rieccheggiando nelle camerate tristi di quando prestavo il servizio militare, cosa resterà di questo lock down ?
A casa ho passato in rapida sequenza il mio compleanno , l'anniversario di matrimonio, il compleanno di mia figlia, l'anniversario della liberazione e la festa del lavoro come mai avevo vissuto prima e credo che questo clima surreale lo abbiano vissuto in molti. Avevo già un vuoto incolmabile e tanti pensieri ai quali solo in parte ho dato un senso e trovato una soluzione, dunque non avevo bisogno di un virus per sentirmi a disagio. Questo lock down secondo me non ha cambiato granchè le persone, anzi ha messo in evidenza ancora di più sia gli aspetti positivi che quelli negativi , la grande ipocrisia e l'egoismo di alcuni e la solidarietà ,l'altruismo, l'intelligenza di altri.
Questo periodo ha segnato e provato molti di noi . Non è ancora finito e non mi aspetto che tutti diligentemente abbiano l'intelligenza di procedere per gradi al ritorno alla normalità. E' nella nostra stupida natura e c'è da augurarsi che qualche nostro gesto avventato non renda inutile questo lock down che si sta allentando.
La moto come sempre è pronta in garage e a parte un pò di ordinaria manutenzione e la sostituzione del fanale posteriore che mostrava i segni dell'età (l'ho sostituito per scrupolo con un nuovo Cev per mantenere l'originalità del particolare) non mi impegnerà fino al prossimo doveroso cambio di pneumatici. Devo dedicarmi ancora ad altre priorità e dunque la moto e il garage non saranno oggetto di stravolgimenti , almeno a breve termine. Di questo lock down mi tengo stretti gli affetti, che restano al vertice della mia piramide della vita. Che tu abbia una motogp o un vecchio Ciao in cantina importa poco se ti accorgi che la tua vita si basa solo sui beni materiali. Io voglio rimanere un motociclista , ma con un'anima e con tanto da condividere. Torneremo presto in sella .
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