giovedì 28 novembre 2019

Ritorno agli anni Trenta

Viadotto autostradale "Sori", presso l'omonimo comune in provincia di Genova
Whatsapp non è un gioco e quando si scrive su qualunque social (anch'io su questo blog..) ci si deve assumere la responsabilità delle proprie azioni ed essere consapevoli delle possibili conseguenze.
Una fake-news su Whatsapp  ha scatenato in pochi minuti apprensione riguardo il viadotto "Sori", colpendo una popolazione( il ricordo del Morandi non è di certo sopito) già in ansia per le allerte meteo, le notizie (vere) del crollo del viadotto ad Altare (Sv) e la chiusura (per indagini) del tratto autostradale tra Genova Voltri e Masone. Il viadotto a Sori è a quanto si legge sui quotidiani  tra quelli sotto la lente d'ingrandimento degli inquirenti, ma trasformarsi in novelli Orson Welles e diffondere notizie allarmanti non è proprio ciò di cui ha bisogno il nostro territorio.
Welles ai suoi tempi in una leggendaria trasmissione radiofonica simulò un'invasione aliena, scatenando il finimondo. Da noi è bastata una rapida indagine delle autorità a mettere sotto accusa una persona e a sollevare un bel dubbio sui social , la loro utilità e perchè no, anche la loro latente pericolosità se utilizzati con eccessiva leggerezza.
Spesso sui social ci si prende la libertà di criticare se non addirittura insultare, sminuire, offendere , colpire il prossimo. Sul web serpeggia di tutto, dal bullismo al razzismo, dal falso all'ignoranza sia innocente che malvagia .Internet  e' un enorme contenitore al quale non dobbiamo per forza sottostare e nemmeno io posso permettermi di dileggiare o svilire nessuno.
Io mi limito ad osservare , scrivere al massimo un parere, una opinione personale non per questo condivisibile soltanto perchè postata su un blog.
Anche nei gruppi Whatsapp nati nel mio vicinato per arginare i potenziali furti o segnalare guasti e incurie esorto sempre a vedere le cose con obiettività, con educazione , facendo sentire la nostra voce ma senza eccessi inutili, col solito metro del buon senso che non guasta mai.
Una proposta è costruttiva anche se la si può condividere o meno, un gruppo può creare qualcosa di bello e di pubblica utilità ma tutto va pesato e ragionato. Per questo esorto chiunque abbia sempre qualcosa da ridire di farlo, ma con la giusta misura. Insomma giusto fare il proprio dovere civico e segnalare un potenziale pericolo, ma prima di farlo averne una buona dose di certezza e comunque affidarsi alle autorità, non ai nostri amati  & odiati social network!

Nessun commento:

Posta un commento