domenica 13 novembre 2011

Il nuovo che avanza.. o quasi.

1)Motore "Superquadro" Ducati, destinato (per ora) alla 1199 Panigale.2)Schema motore portante con integrazione  monoscocca superiore.


                                                                                                                                               
Il salone di Milano (EICMA) di quest'anno ha ribadito il proliferare di moto sempre più votate all'uso polivalente (se cosi' vogliamo definirlo) quali sono le maxi-enduro turistiche a largo raggio (in stile Bmw GS e Yamaha Supertenerè ) e relative declinazioni più o meno motard (Multistrada 1200) o vie di mezzo tra le due filosofie (Triumph Adventure 1200) e chi più ne ha ne metta(Come la nuova maxi-Versys Kawasaki 1000 che di cilindri ne piazza 4) o sportive ( Dove arriva anche Husqvarna con la "Nuda") .
Il filone scooter ha contagiato anche Bmw, che memore del flop del C1 ha pensato bene di riprovarci con uno scooterone abbastanza originale ma non troppo, per cercare consensi e vendite. Si rinnovano i classici come il T-Max e compagnia cantante(Aprila & Co.) e poi si tentano nuove strade come la Honda Integra, che si presenta come un connubio moto-scooter con inevitabili pro e contro ereditati dall'uno e l'altro gene.
La voglia di polivalenza rispecchia l'andamento di questi ultimi anni,considerando  l'età media dei motociclisti  superiore rispetto al passato e quindi una certa maturità dettata dall'esperienza, che ha  riservato o quasi alle supersportive una "riserva di caccia" naturale come la pista e su strada la voglia di moto versatili, duttili, anche sportive ma non esasperate. MV con la F3 (e Brutale) 675 e Ducati 1199 a parte le altre case aggiornano i modelli ma non stravolgono nulla, il segnale è quello di puntare altrove.
In controtendenza le cilindrate , a mio avviso solo in parte  giustificate dalla ricerca di coppia motrice e risposta del motore ma per fortuna coadiuvate da un massiccio ricorso all'elettronica, sia nella gestione dei propulsori che nella ciclistica o in entrambi i comparti.
Qualche moto meno impegnativa ma non per questo povera si è vista, come l'interessante Ktm Free-ride, che ha ripresentato il tema (anche se a onor del vero Beta e Scorpa lo hanno fatto già da qualche annetto..) il filone del moto-alpinismo, ovviamente in chiave diversa (i sentieri di montagna oggigiorno sono perlopiù off-limits). L'off-road trotterella per conto suo, ma non per questo è avaro di contenuti. Persino Bimota(!) si avventura nel mondo del tassello e del motard. Mah. Sarà dura contro certi mostri sacri.
I mezzi elettrici  carichi di buonissime intenzioni stentano ancora a prendere il volo, ma qualcosa si muove e  più allegramente che in passato, merito di accumulatori e propulsori più leggeri e capaci. Si vedrà.
Ducati come detto, dopo aver sondato altri settori quest'anno torna ad occuparsi prepotentemente del settore a lei più familiare, le supersportive senza compromessi , con la nuova 1199 Panigale. Come fu a suo tempo con le serie 851 e  916,  la 1199 rappresenta un  vero e proprio punto di rottura col passato della casa, a differenza delle precedenti 999-1098-1198 che hanno rappresentato un'evoluzione di concetti radicati nel tempo.
Niente più telaio a traliccio in tubi d'acciaio al CrMo dunque , frizione a secco e motore di vecchio imprinting ma bensì' una soluzione a motore portante e inedito (per le Ducati stradali) monoscocca in lega leggera mutuato dalla Motogp (quest'ultima vista anche in carbonio, nell'appena conclusa e..sigh  fallimentare stagione)  distribuzione dei pesi rivoluzionata con nuova inclinazione del motore (sempre bicilindrico ad L di 90°) e distribuzione  fedele al Desmo ma con nuova soluzione mista catene- ingranaggi ( toh, stile Suzuki TL!) in luogo dell'ormai storica coppia di cinghie dentate, mantenuta dai tempi del primo motore Pantah ( a sua volta figlio dei 500 gp sperimentali di Armaroli). I puristi del marchio come al solito storcono il naso, forse dimenticando che anche alla vista delle precedenti rivoluzioni non tutto è stato "digerito" immediatamente, ma si sa che l'unico modo per passarci sopra sarà ancora una volta imporsi sul terreno preferito dalle rosse: I circuiti. Questa volta il taglio è stato forte, marcato.
Alla 1199 rispetto a quanto toccato alle  Hypermotard,  Multistrada e Diavel (per le quali è stato decisivo il giudizio del mercato) sarà proprio il verdetto delle corse a segnarne le sorti . Un compito "ingrato" che hanno degnamente onorato le sue progenitrici: Quello di vincere almeno un titolo nel mondiale Superbike.
La MV F3 concretizza il sogno di  continuità del Castiglioni-pensiero e si spera sia più che un sogno.ma finalmente una solida realtà. 
Insomma, un EICMA che nonostante la crisi fa ben sperare.
Ed io aggiungo  e spero che ci siano più lavoro e una vita (almeno ) dignitosa per tutti, nessuno escluso . Poi le moto arriveranno in garage, non temete.  Per quelle c'è sempre tempo.

4 commenti:

  1. Al tuo elenco aggiungerei anche l'honda crosstourer 1200(v4 del vfr)per chi,beato lui,va in ferie con la moto percorrendo migliaia di km in poche settimane credo sia un mezzo giusto,l'andazzo delle case,lievitazione delle cilindrate a parte,di proporre mezzi per il turismo e/o l'uso quotidiano io lo valuto in maniera positiva,le supersportive,in nettissimo calo di vendite in un panorama già triste, sono ormai dei mezzi anacronistici per le nostre strade sempre più caotiche,spesso mal tenute e "ben controllate"per fare cassa,moto come la 1199 la potrebbero vendere con il kit stradale(fari,frecce ecc.)...a parte,sono invece felice per il buon momento dell'enduro,nonostante non si possa fare off quasi da nessuna parte,le vendite sono buone,la ktm con la freeride ha dato nuova linfa ad un settore,il motoalpinismo,dove la scelta di modelli è molto esigua,nel genere "enduro professionale"molto interessnte ed innovativa la nuova yamahawr450f,il vecchio modello era il preferito dagli enduristi del WE e delle motocavalcate,questa ultima WR è un po più race rispetto alla precedente,vedremmo se avra lo stesso successo di vendite.
    Ciao da Nicola(scrubs)

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  2. Ciao Nicola.In effetti tra le novità ho generalizzato un po, dimenticando di citare la Crosstourer, ma il filone è quello delle maxi-enduro, in pratica le moto turistiche che hanno soppiantato le tourer vere e proprie.
    Hanno proposto enduro (vere e proprie) interessanti anche Fantic, Beta ed Ossa, quest'ultima col cilindro "girato" davvero originale e fa piacere vedere un settore come la vecchia regolarità trovare nuova linfa, difficile proprio per la mancanza di luoghi adatti a praticare una bella disciplina come quella. Si, concordo anch'io sulle supersportive: Dovrebbero venderle in kit pronto-pista,avrebbe più senso.

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  3. Sburbiz, cosa ne pensi della NC 700x presentata dall'Honda?
    Insomma, mi sembra una moto intelligente: bicilindrico 670cc, cambio sequenziale a doppia frizione a controllo automatico su tre posizioni (manuale/sport/automatico), sistema ABS Honda, tagliando ogni 12.000 km e consumi dichiarati quasi a livello ciclomotoristico.
    Non sono un fan dei japs... però... non male. Tu che ne dici? Tutto fumo e niente arrosto?

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  4. La NC 700 X, anche se esteticamente riprende il "family feeling" delle Crossrunner/Tourer & Co. è interessante, senz'altro più dello scooter Integra che a mio avviso come anello di congiunzione scooter-moto ha nella trasmissione a catena, il passo lungo e poco spazio sottosella i suoi deficit maggiori e in quanto a pregi non so,sono troppo legato alle moto per apprezzarlo.
    La 700 invece potrebbe essere una moto valida per chi non vuole un mezzo impegnativo da utilizzare, forse quella moto "intelligente" che da tempo cercano in tanti di proporre ma non sempre ci azzeccano. Vedremo se sarà cosi' in realtà.

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