Molto più realisticamente era una classica posa statica, una di quelle occasioni in cui mio fratello permetteva al sottoscritto di saltare in sella alla sua moto di turno. Ovviamente per me ogni volta era buona per volare con la fantasia, immaginarmi già grande posando le mani sui comandi al manubrio e con un piede provare a cercare di mettere e togliere la prima.
Il tempo è volato e con esso sono sfilate oltre la moltitudine di moto di mio fratello, che peraltro non ha appeso il casco al chiodo(anzi..), anche qualche moto del sottoscritto (in numero assai inferiore).
Le sensazioni però sono sempre le stesse, da una vita, non appena afferro un manubrio.
E' una strana alchimia, una cosa comune a tutti noi in famiglia, che a differenza di tante altre al posto di un pallone abbiamo sempre anteposto un manubrio e due ruote. E voi? Cosa salta fuori dal cassetto dei ricordi?
sburbiz 'o scippatore!
RispondiElimina:))))
scherzo, come al solito se si vuole vedere delle belle foto bisogna venire qua.
;)
I complimenti immagino siano più per la Ossa che per il "modello" e in effetti a quei tempi oltre la bici potevo giusto "scippare" pose del genere o tuttalpiù un giretto come "zavorrino"!
RispondiEliminaFoto da copertina d' un libro, di quelli che si leggono prima d' imparare a scrivere...
RispondiEliminagli episodi motociclistici della mia famiglia riempirebbero un libro,dalle guzzi del nonno paterno,poi mio padre e i miei zii e cugini vari divisi tra guzzi,gilera,laverda e poil'ossa,il maico d i mio fratello fino alla prima jap portata in famiglia sempre dal fratellone una honda xr500 d'importazione ecc.ecc.
RispondiEliminabella foto comunque,si vede che la passione già incombeva
ciao da nicola(scrubs)
Un book fotografico dove mettere tutte le moto presenti e passate della propria famiglia sarebbe fantastico! Grazie come al solito per l'apprezzamento!
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