Ducati Scrambler 450 (1969/1974) e più sopra ducati Supermono 550/570 (1991/1994) |
Della Diavel appare subito evidente l'impostazione, molto USA style e lontana dai canoni a cui i ducatisti "classici" sono abituati, sia per la posizione di guida che per le misure fisiche in assoluto.
Ma se oggi il ducatista storce un pò il naso e il mercato estero chiede evidentemente ben altro (altrimenti perché fare una specie di V-Max ipertrofica?) basta tornare indietro e ripensare alle varie Scrambler, Monster, Multistrada, Hypermotard per scoprire quanto a Borgo Panigale amino di tanto in tanto uscire dai canoni delle supersportive ed entrare "in casa d'altri" . Tornando alla Scrambler, fin dal lontano 1969 proposta in diverse cilindrate e prodotta sia a Borgo Panigale che in Spagna nella allora consociata Mototrans di Barcellona (la 250 e parte della 350,dal 1972) fu un vero e proprio modello di rottura, perché col classico monocilindrico a camme in testa comandate ad alberello e coppie coniche (dalla fervida mente dell' Ing. Taglioni) e un semplice ma efficace telaio tubolare a culla aperta (tanto da risultare competitivo in pista) si prestava a molteplici utilizzi, dalla scampagnata alla smanettata in collina, dove aveva ragione delle prime maxi-moto ancora troppo maxi nel peso e nelle quote. A me personalmente le brucia-semafori all'americana come questa Diavel non sono mai piaciute, tanto che avrei preferito piuttosto una neo- Scrambler con un motore derivato dalla Supermono 550/570 da corsa , un telaio svelto e leggerissimo ed un corposo catalogo di kit ed accessori come da tradizione, per tirarci fuori di tutto. Ma chissà, forse hanno ragione loro..
Oppure il preparatore britannico Alistair Wager, che ha mixato repliche di parti della Supermono corsa con ricambi derivati da altri modelli stradali ed ha omologato una Supermono Strada che ha dell'incredibile!
Supermono Strada by Alistair Wager, powered Ducati (2009) |
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