martedì 30 dicembre 2025
Marca e l'anno che verrà
Il clima da qualche giorno, qui sulla riviera ligure di levante,consente per fortuna di prendere la moto, evitando l'inevitabile confusione che popola i supermercati e i pochi uffici aperti,consentendomi di sbrigare le solite commissioni, cioè spesa e bollette in scadenza. Cosa c'è di meglio? Beh, sarebbe meglio se non ci fosse una rugiada persistente nelle zone d'ombra, che suggerisce di andare a modo.
Il mezzo più indicato ancora una volta è la Beta di mia figlia, ancora all'estero col progetto Erasmus. La piccola motard è come già detto in precedenza ben fatta e parca nei consumi,ha una ciclistica dimensionata ben oltre le sue prestazioni e ben si presta a sgusciare nel traffico cittadino.
Al solito sono pochi i motociclisti che rispondono al mio saluto, non so se ormai è una cosa sul viale del tramonto oppure la piccola 125 non ne è degna,ma chi se ne frega.Io saluto.
In edicola ci sono ancora riviste di settore, alcune ben fatte e per carità non le sto snobbando, ma ammetto che Motociclismo e Motociclismo d'epoca mi mancano un po'. A dire il vero sono presenti entrambi con altre vesti editoriali, ma niente,ho sfogliato un paio di pagine come si fa in libreria quando non si è convinti e no, almeno per ora li ho trovati differenti, ecco la parola giusta.
Nel frattempo ho aggiunto al libro sulle moto italiane anni 80 quello delle italiane degli anni 90,di Giorgio Sarti.
Non mi ha condizionato il fatto d'averlo conosciuto di persona, anche in questo caso ho sfogliato il primo libro attentamente in libreria,ma senz'altro dopo ne ho apprezzato i contenuti proprio perché ho capito che sono frutto di una passione maniacale, non di un'iniziativa commerciale.
Sta per uscire di scena un anno terribile se guardiamo agli eventi che passeranno agli annali di storia,ma come già scritto questo blog parla di moto e devo cercare un fondo di ottimismo.
Il senso di libertà, la solidarietà tra appassionati e il gusto per la bella meccanica e le imprese sportive,quelle legate alle persone che vanno oltre il business e il potere, sono ancora carte valide che le moto conservano nel loro DNA. Buon 2026 allora, che possa essere all'insegna dei valori che val la pena di portare avanti,in ogni campo, perché meritiamo un mondo migliore, libero da conflitti e confini,da girare in moto magari,o soltanto sfiorare sognando un giorno di poterlo fare.
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