lunedì 23 novembre 2015

Eicma 2015 parte prima: Il commento

Anche in quest'occasione sono andato a Milano a vedere le novità dell'Eicma e ho passato una piacevole giornata. A seguire posterò alcune foto che ho scattato qua e là, giusto per dare una retrospettiva della manifestazione dal mio personale punto di vista.
ELETTRICO-Non me ne vogliano gli ecologisti ma ho saltato a piè pari quasi tutte le bici, gli scooter  e le moto elettriche, soffermandomi giusto su alcune che effettivamente hanno fatto passi da gigante e con le quali dovremo giocoforza fare i conti in un futuro nemmeno tanto prossimo. I punti a sfavore sono i soliti e ben noti: Accumulatori, autonomia e punti di ricarica/rifornimento; a favore le prestazioni e gli ingombri che  migliorano anno dopo anno ( Al TT le moto elettriche ormai  girano a velocità prossime ai 180 kmh. di media !).
SCRAMBLER e POST-HERITAGE -Il fenomeno scrambler lo stanno cercando di cavalcare in molti, con alterne fortune ( A Ducati ha reso bene, agli altri vedremo..) ma personalmente non mi entusiasma più di tanto ( Nemmeno la stessa Ducati, che non mi dispiace ma nemmeno mi conquista). La Bmw NineT in versione cafè racer col serbatoio (optional) in alluminio è molto attraente, specie se nello stesso stand Bmw si osservano le "plasticone" e le linee simil-manga giapponese delle sue parenti. Farsi una NineT con la lunga lista degli optional in alluminio, carbonio, pelle, cuoio e quant'altro disponibile sarà cosuccia di pochi.
La Triumph Thruxton in versione R come cafè racer è altrettanto bella a vedersi, seppur con qualche dettaglio in plastichetta che stona un pò ma che può starci e non è peccato grave, però una volta in sella il serbatoio, molto bello e attillato, se lo si cinge con le ginocchia quest'ultime vanno ad appoggiarsi sull'esterno dei cilindri, dunque o si guida a gambe larghe oppure ogni tanto temo ci si debba scaldare oltre il dovuto, se non peggio. Le Yamaha Xsr non le digerivo in foto e dal vero peggio ancora, sia come estetica che come finitura. Se della Tracer ne ho detto un gran bene di questa nuova famiglia proprio no comment.
SPORTIVE - La nuova Kawasaki Zx-10 è una signora hypersport che farà felici gli amanti del genere a quattro cilindri. Del perchè i giapponesi non montino i tubi freno in treccia per me resterà sempre un mistero, a fronte delle altre componenti di pregio, anche made in Italy come le pinze freno Brembo.
Il concept Suzuki (Ma sembra pronta per l'uso..) Gsxr è un ulteriore step della famiglia "Gixxer" e giusto la stessa casa madre lo ha evidenziato mettendo in mostra tutte o quasi le Gsxr del passato, facendomi ricordare quanto sono invecchiato anch'io da quando appena quindicenne sfogliavo le riviste con la pubblicità raffigurante Uncini sulla 750. La Yamaha con la R1m si appresta a sbarcare in Sbk, intanto ho apprezzato in un angolino accanto allo stand ufficiale dove campeggiava accanto ad una versione endurance che poco conserva rispetto al modello di serie, anche la R1 di Pirovano, vecchia volpe delle derivate di serie che col fidato Russo ne ha approntato una davvero curata, anche nelle finiture. Della Panigale cosa può dire un ducatista? Sarà pure lontana dalla tradizione dei puristi vecchio stampo, ma è cosi' estrema seppur curata che stupisce una volta in sella notare che è più accogliente della serie 1098 ed è cosi' minuta che incute timore al solo pensiero della cavalleria di cui dispone, ovviamente superflua su strada. Cosa mai si inventeranno dopo? Ho chiesto nello stand Ktm che fine avesse fatto la RC8 e mi hanno candidamente detto che per ora hanno accantonato l'idea, cioè se la volete è ancora disponibile ma adesso pensano alla motogp, poi vedranno il da farsi. Boh.
MOTARD-ENDURONE & Co. - La Multistrada Pikes Peak è una "motardona "di gran lusso, che costa un botto ma che non esiterei a mettere in garage, punto.La Ktm 1290 GT è una seria antagonista, ma vista e saggiata in sella c'è una bella differenza in termini di finiture e particolari tecnici a favore dell'italiana piuttosto evidente; diciamo che la "kappa" è più badante al sodo, se vogliamo. La Multistrada in versione enduro immagino si ponga a metà strada tra gli amanti della GS (Forse più propensi come termine di paragone alla Multistrada 1200-1200S) e quelli della AfricaTwin Honda, anche se la Multi appare più esagerata. Cambia molto la Multi in questa versione, a partire dal forcellone classico per arrivare ai cerchi e agli pneumatici. Una Dakariana ante-litteram oppure una maxi-enduro davvero "maxi"? Agli amanti del genere l'ardua sentenza!
La Bmw GS è come un assegno circolare per la casa bavarese dell'elica, inutile aggiugere altro, vive di rendita.  L'Africa Twin Honda è attesa al varco sia delle vendite (Dal punto di vista di Honda) che sia dell'efficacia (Vista dai clienti che davvero la utilizzeranno sul serio e non davanti al bar) .
NAKED- Per niente in disarmo anzi, a partire dal Monster R per arrivare alla Brutale MV ( A proposito della quale posso dire che personalmente ho trovato la posizione in sella più ergonomica sulla precedente 800 che non sulla nuova, dove le svasature del serbatoio non ti fanno sentire cosi' inserito come vorresti da una moto cosi' compatta da non far rimpiangere le maxi) .Mt10 Yamaha? Non so, non mi entusiasma al pari della Bmw che le assomiglia persino un pò. troppo Manga-style?
SPECIAL : Molte degne di nota, tante tirate su alla meno peggio. Diciamo che nell'area custom ho visto quelle moto che alcune riviste decantano tanto ma sotto il cuoio, gli spunti dal mondo scrambler o cafè racer ora tanto di moda gli appassionati più smaliziati di meccanica il vecchio cancello riciclato lo scorgono lo stesso e si fatica a dare un senso e un valore a tutto ciò. A chi piace...
Beh, ho scritto anche troppo ed è giusto terminare qui questa mia retrospettiva.
Ci sarebbe da scrivere giorni sull'Eicma ed ogni istante crea spunti interessanti, ma ciò che importa è che la moto ha ancora dei vincoli fondamentali: La passione, il cuore e l'emozione di stare in sella.

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