venerdì 6 febbraio 2015

Cosi' uguali e cosi' differenti..

La Ducati Scrambler in versione "Full Throttle" esposta all'ultimo Eicma
Cospargendomi il capo di cenere in segno di colpevole assenza dal blog, ho sentito il bisogno di dire la mia sull'attuale ritorno del filone scrambler e del quasi parallello lancio della omonima moto di Borgo Panigale, oltre al contrasto netto tra questo filone e quello del ritorno alla carica delle ipersportive, l'evolversi delle crossover e delle endurone, il vispo vivacchiare delle naked, insomma di come stanno cambiando le moto che tanto ci appassionano. Personalmente sono a metà strada tra coloro che vedono nella Scrambler Ducati una massiccia operazione di marketing e chi la giudica come la moto "possibile" che mancava nei listini della casa italiana : Nell'una o nell'altra ipotesi direi che per una volta tanto (Era già successo ai tempi del Monster con le naked..) si cavalca la voglia di questa tipologia di moto e della conseguente richiesta da parte di motociclisti che possono essere intimoriti dalle superpotenze oppure sono vogliosi di un mezzo più ludico, spensierato, poco impegnativo e con molte possibilità di personalizzazione. A me non entusiasma, sono sincero, ma a differenza di tante moto che in passato definivano "intelligenti" per poi rivelarsi "poverelle" questa delle scrambler sembra offrire molte più attrattive.
Quasi in contemporanea le ipersportive (Ormai con le potenze e le performance in gioco il termine "super" è quasi riduttivo..) stanno conoscendo un nuovo momento di creatività che solo il tempo e il mercato diranno quanto sarà stato speso bene. Di sicuro grazie alle sofisticazioni elettroniche, alle maggiori attenzioni per le finiture e una rinnovata verve nelle soluzioni meccaniche si vedono nuovi modelli che all'Eicma hanno catalizzato gli sguardi di un pubblico che nonostante la crisi non ha perso la voglia di moto.
Ad esempio nelle crossover a fare da contraltare ad una Multistrada fiore all'occhiello della sofisticazione tecnologica Ducati mi ha molto impressionato la MT09 Tracer della Yamaha, che di recente ho visto su strada dopo averne saggiato le finiture all'Eicma e a quanto pare ho letto sulle riviste che il mercato ne sta premiando i tanti lati positivi, quelli di un mezzo finalmente "intelligente" ma senza rinunce, com'era un tempo quando in sella all'allora mia FZR600 sbirciavo deluso la Diversion della stessa casa dei tre diapason, senza comprenderne il senso. Le naked sono vive e vegete e rimarcano tutto il loro appeal. Nel fuoristrada (Aperta parentesi "tassellata") il ritorno al 2T in diverse categorie (specie dell'enduro)  non mi stupisce, perché ok le prestazioni dei mono 4T da gara, ma la manutenzione "fuori misura" per il semplice amatore ha avuto un buon peso in tutto ciò. Ma chi voglio ingannare? All'Eicma sognavo ad occhi aperti di riempire casa di moto d'ogni genere mentre in realtà ringrazio il cielo di mantener vivo il Monster sia per un discorso prettamente economico che per un lato affettivo per nulla trascurabile. Non riesco ad immaginare, anche se ipoteticamente ne avessi la possibilità un box orfano del Monster, tuttalpiù mi piace spesso sognare di affiancare al sempreverde mostro un'altra moto più moderna, attuale.. boh!
Il portafoglio piange e dunque il sogno rimarrà tale a lungo, ma se penso che una moto ormai classica (nel 2016 ventenne..) ce l'ho immagino che a dispetto del marketing Ducati non l'affiancherei ad una Scrambler ( Ho già un bicilindrico, è abbastanza essenziale coi carburatori e come impostazione, è un'icona di per sè e non sente il peso dell'età..) ma a volte sono portato ad estremi opposti tipo una moto d'epoca ancor più verace oppure una novità assoluta più confortevole e sofisticata. Sto superando le frenesie da ipersport e a parte un debole per le dotazioni sportive di alcune naked per le quali farei un'eccezione, credo mi sentirei più in dovere di regalare a mia moglie e mia figlia un mezzo con cui condividere l'emozione delle due ruote.
Ben vengano sempre più idee nuove, nuovi filoni interpretativi, nuove contaminazioni di genere, nuove moto sempre più coinvolgenti, emozionanti. Il senso sta tutto qui, la moto deve emozionare e suscitare qualcosa che parta dall'incoscio e arrivi a toccarci il cuore. I calcoli degli ingegneri si traducono in messaggi positivi quando inducono sensazioni piacevoli e si sa quanto noi motociclisti siamo legati al lato passionale e non necessariamente o esclusivamente razionale. Ok, prometto di scrivere più spesso, altrimenti rischio di cadere nell'ovvietà e nel banale, come forse in questa occasione. O no?

4 commenti:

  1. Beh,del mio debole per la yamaha mt09 tracer ti ho già detto,da vecchio e soddisfatto possesore del tdm900 aspettavo da un po questa moto,quest'anno non se ne parla,devo risistemare casa e bisogna anche dire che il mio sv va che è una meraviglia e con il manubrio alto l's,almeno da solo,è anche molto comodo,mi dispiace pensare che se lo goda un altro,però in futuro la tracer è quella che vedo più adatta a me,sul fronte tassello,il mio wr mi basta e avanza,se dovessi cambiare e cavalcare la moda del ritorno al 2t,trovo molto valida la proposta della beta con la nuova crosstrainer 300,una 2t "umana",altezza sella 89 cm,4 meno della mia e circa 10 dalle più esasperate,motore fruibile e sopratutto miscelatore automatico che,in particolare per gli ex 4t,è un elemento importante,ah dimenticavo la nuova scrambler ducati non è male ma in genere di quelle moto,potendo,prenderei la vecchia originale,delle ultime
    ducati,anche se è un anno che è in listino,mi piace molto il monster 821
    Ciao da Nicola (scrubs)

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  2. Ciao Nicola, come ho scritto mi è piaciuta la Tracer, perché a differenza del passato ho visto un netto miglioramento delle finiture su un modello molto versatile. Non ho mai sopportato l'idea che proponessero verniciature approssimative, decal senza trasparente, particolari cammuffati facili alla ruggine, tubazioni dei freni in gomma con raccordi economici e quant'altro che alla fine giustificavano col prezzo o col fatto che si trattasse di moto "intelligenti". Non parliamo delle carene sigillate di qualche decennio fa, che nascondevano alla vista il peggio del peggio, a cui nemmeno la tanto decantata Honda non si era sottratta con le prime Cbr 600/1000. C'è bisogno di moto più umane, godibili sia alla guida che alla vista e al tatto, che appaghino il motociclista che spende e compie sacrifici per acquistarle. Anch'io infine sono alle prese con spese di casa e altro ancora, per cui posso giusto parlarne e basta, ma mi piace l'idea che ci siano sia le supermoto top di gamma ma allo stesso tempo anche le medie e le piccole siano una scelta di gusto o carattere ma non necessariamente una rinuncia sotto tutti gli aspetti, cosi' come le 800/900 siano già delle gran belle moto e una 1200 non debba essere una tappa obbligata. Il Monster 821 è un bel passo avanti rispetto alle 696/796, ma immagino che puntino molto sullo Scrambler per attirare i neofiti, mentre prima questo compito era demandato al piccolo mostro, che anno dopo anno ha iniziato a cedere il passo a giapponesi più brillanti. A presto!

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  3. Scusa ma aggiungo un altro commento perchè per la prima volta da quando ti seguo qui e prima sul forum che sai,devo dissentire almeno in parte su quello che mi hai risposto,nessuna polemica sia chiaro,è solo un puor parlez,dagli anni 80 ad oggi ho avuto, comprese le 2 attuali,10 moto made in japan,per essere precisi 5 honda,3 yamaha e 2 suzuki e ti posso garantire che a livello di cablaggi ed impianti elettrici in generale erano tutti ben ordinati,honda su tutti (ho avuto anche un cbr600f my94)verniciature ottime con trasparente sulle decal,ruggine mai vista e ,visto che lo spunto è la tracer,il tdm900 era tutto tranne che costruito in economia,poi se parliamo di sospensioni in genere quelle delle jap sono molto più scarse di quelle delle moto italiane e i nipponici continuano a non voler montare di serie i tubi dei freni in treccia neppure sulle supersport,io li ho messi su diverse mie moto,comprese quelle che ho adesso,è la differenza si sente,secondo me è al giorno d'oggi che i jap perdono qualche colpo,sopratutto se parliamo di honda che fra le 4 sorelle è sempre stata al top ma ultimamente con sta fregola di fare moto intelligenti tira fuori dei modelli,vedi le nc 750 e le "gemelle"cb500 naked e enduro stradale, che andranno di sicuro bene ma come va bene una lavatrice e purtroppo con la stessa personalità di quest'ultima,contenti loro
    Perdona il "pippone" e alla prossima.
    Ciao da Nicola (srubs)

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  4. Ci mancherebbe altro! A me fa sempre piacere un commento, anche e soprattutto se dissente dai miei! Purtroppo la mia Fzr 600 non era esente da critiche e non aveva ahimè le decal col trasparente (Solo sul serbatoio e su parte della carena c'era..) e non brillava per bulloneria e cablaggi, ma chissà che non abbia preso proprio la più sfigata delle jap! Concordo sulla scarsa personalità di alcuni modelli e sull'inspiegabile mancanza dei tubi in treccia. Nessun "pippone" quindi, solo un normale scambio di vedute.

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