venerdì 19 agosto 2011

Dedicato a ...

Una prima fila memorabile...
Un altro personaggio chiave del nostro motociclismo se n'è andato: Claudio Castiglioni.
Cagiva, Ducati, Husqvarna, Morini, MV Agusta tanto per rammentare quanto tangibile sia stato l'apporto della famiglia Castiglioni e di quanti destini ,successi e vicissitudini, alti e bassi  si siano alternati all'ombra dell'elefantino di Schiranna (Varese) .
Un personaggio che con la sua famiglia ha rispolverato marchi considerati morti e sepolti, ha fatto sognare intere generazioni di sedicenni con 125 capaci di far impallidire moto ben più blasonate, scommesso su se stesso e circondato di quasi tutti i più bei nomi del motociclismo per competere ad alti livelli nel motocross, nell'enduro, nella classe 500 del motomondiale, fin dall'esordio nel campionato superbike e capace in molte di queste competizioni di vincere e impensierire i colossi dell'industria nipponica.
Molti ne hanno sottolineato il genio e la sregolatezza, i problemi finanziari, la capacità di concretizzare sogni ambiziosi e mandare in visibilio gli appassionati motociclisti  ma anche le acrobazie per tenere in piedi progetti ambiziosi e oltre ogni ragionevole prospettiva.
Claudio Castiglioni, un po come Ivano Beggio (fondatore dell'Aprilia) va giustamente ricordato come un uomo che ha dato tanto al mondo delle moto moderne.
Senza la sua perseveranza nel dare seguito ai suoi e nostri sogni, probabilmente gran parte di quanto ha saputo esprimere il mondo delle due ruote nostrano non sarebbe mai esistito.
Voglio immaginarmelo cosi' , dato che l'ho solo visto di persona una volta al salone di Milano mentre nello stand MV stava in sella a una F4 e sorrideva ai flash dei fotografi ed io, tra i tanti nel pubblico, ho avuto l'impressione che sotto quel sorriso più che un imprenditore si celasse un appassionato soddisfatto del suo lavoro. Ci mancherà.

3 commenti:

  1. Sono d'accordo con quello che hai scritto,Claudio Castiglioni ha dato molto al motociclismo nostrano e come giustamente scrivi era in primiss un vero appassionato di moto,la mia prima moto vera è stata una Cagiva 125 SXT di cui ero molto orgoglioso,quindi anche per questo ho sempre avuto un'ideà positiva dell'imprenditore varesino,hai ragione:ci mancherà.
    Ciao da Nicola(scrubs)

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  2. Ciao Nicola. Se ripenso a parecchie delle moto che hanno popolato i miei sogni non posso negare che una buona parte di esse sono state prodotte e/o patrocinate dal gruppo capitanato da Castiglioni. Anche il mio Monster dopotutto è si il frutto dell'abile matita di Miguel Galluzzi e degli ingegneri Ducati, ma è stato tradotto in realtà grazie a quest'imprenditore che ci credeva.

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  3. "Il nostro obiettivo non e' farne una grande azienda di moto, ma una prestigiosa industria artigiana, che continua a fare pochi pezzi e di qualita'" così Castiglioni disse a inizio agosto quando Mv Agusta Motor è tornata italiana. Poi, pochi giorni dopo, si è spento. Non dimentichiamo la sua grinta,la sua passione e capacità d'innovare. Grazie di cuore di averlo ricordato in questo post.

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