mercoledì 17 marzo 2010

Sidecar


Quelli che si incrociano (raramente in Italia) sulle strade hanno ben poco a che spartire con loro, i sidecar da corsa. Si guidano col manubrio ma anche con lo spostamento del corpo del co-pilota/passeggero, hanno motori di derivazione motociclistica e gommature da vetture di formula, hanno telai monoscocca in leghe leggere o fibre composite, hanno la trazione su una sola delle ruote, quella posteriore in linea col pilota, ma non si possono definire più moto con carrozzino, sono mezzi a sé alquanto spettacolari, che un tempo godevano della stessa visibilità delle altre specialità, erano parte integrante del circo iridato del motomondiale e sfornavano veri e propri specialisti della categoria. Estromessi dai giri iridati, relegati in campionati di second'ordine,lontani dagli sponsor che contano e bistrattati dalle coperture televisive (sempre da noi), all'estero godono ancora di un certo seguito e non mancano di esibirsi in tracciati tutt'altro che facili come il Tourist Trophy all'isola di Man. Se vi capita di vederne qualcuno nelle poche gare in salita che si disputano in Italia o in qualche comparsata in pista,tributategli la meritata attenzione.Gli equipaggi dei sidecar sono senza ombra di dubbio un esempio tra i più fulgidi di cosa sia la passione per uno sport motoristico, senza contare che i team sono risicati e non mancano i mezzi auto costruiti.

2 commenti:

  1. Ciao, non conoscevo il tuo blog, grazie di essere passato a trovarci su Superpantah.
    A presto

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  2. L'ho creato da poco, ma da tempo frequento il forum di Motociclismo e mi piacciono le moto italiane e quelle un po particolari, come quelle che vedo nel tuo blog e in altri simili.
    Sono un fans Ducati e spero che includerai il link di questo mio blog nel tuo. Grazie e a presto, tornerò spesso a trovarvi!

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