mercoledì 16 ottobre 2024
Riflettere e poi saltare in sella
Le moto moderne sono sempre più performanti,non tanto perché siamo diventati improvvisamente piloti provetti, quanto perché grazie ai tanti accorgimenti sono più sfruttabili, almeno fin quando non si oltrepassa il limite del buonsenso. Oltre un certo livello siamo impreparati,parlo per chi si ritiene un motociclista normale,i professionisti sono da sempre alla ricerca di un limite da avvicinare e se possibile oltrepassare, stabilendo nuovi livelli. Ovviamente sul web possiamo spararle grosse e permetterci di considerare una 600 sportiva un ferro vecchio e 200 cavalli il minimo sindacale per sentirsi appagati!
In realtà buona parte di noi sarebbe già in imbarazzo a spingere sul serio una sessantina di cavalli su una bizzosa RD 350, ma il maschio alfa già digerisce a fatica che ci siano donne più brave e capaci in sella, occorre esagerare almeno nell'immagine per salvare l'orgoglio.
Io ho concluso dopo anni di autocritica che è più importante guidare qualcosa che ci gratifichi davvero,ma è una mia opinione, altrimenti non esisterebbero parti aftermarket per potenziare moto che già sono esagerate in partenza, non ci sarebbero crossover sempre più grandi,grosse, potenti, eccetera.
Va tutto bene, chiedo solo un pochino di rispetto in più verso chi ha opinioni diverse. Tempo fa immaginate la scena: Rettilineo lunghissimo, sorpasso come una scheggia impazzita un gruppetto di tranquille tourer,ma la strada chiude all'improvviso con una curvetta bastarda e bagnata, faccio un dritto clamoroso e impreco contro me stesso per mezza giornata,poi realizzo a mente fredda che un eventuale mezzo proveniente in senso opposto avrebbe chiuso per sempre la mia esistenza terrena. Ecco come ho maturato questa visione del motociclismo più responsabile. Ecco perché non vorrei che qualcun altro provasse quel che ho provato io. Perché non sempre il jolly da giocare ci viene concesso.Game over.
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