mercoledì 30 ottobre 2024
Motociclisti conservatori
Alcuni motociclisti mi ricordano i cultori dei dischi in vinile e per quanto mi riguarda non li considero retrogradi ma amanti di un certo tipo di sfumature sconosciute alla perfezione di certi progetti all'avanguardia.
Fin qui niente di sbagliato, chi ama il classico, l'epoca e le Youngtimer,chi preferisce le ultime novità.
Non comprendo le regioni di coloro che si ostinano a definire Ducaudi le Ducati odierne e Kawasaki sotto mentite spoglie
le ultime Bimota, mentre a mio parere le proprietà e i capitali impiegati hanno permesso nel primo caso di raggiungere traguardi impensabili e nel secondo caso la sopravvivenza e un futuro per un marchio glorioso ma da sempre condizionato dalle fornitura dei propulsori e dai costi della propria peculiare artigianalità.
Ci sono certi atteggiamenti conservatori che hanno pure un senso,altri che non tengono conto dei tempi,che sono cambiati e non sempre in peggio.
Le moto elettriche stentano al pari delle automobili,ma questo è un altro aspetto che ancora non è chiaro dove ci porterà, quindi almeno godiamoci le case
italiane al top, anche con capitali e vertici stranieri, perché a noi il genio non è mai mancato,la capacità di gestione si e forse sarebbe meglio discutere di questo.
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