sabato 8 ottobre 2022
Phil Read
Un altro grande del passato ci ha lasciati,il sette volte campione del mondo Phil Read, capace ai suoi tempi di primeggiare in ogni categoria e guadagnandosi la fama di duro senza timori nè sconti per nessuno, sia avversari che compagni di scuderia. In Italia non a caso lo avevano soprannominato "Phil di ferro" e compagni come Bill Ivy in Yamaha o Giacomo Agostini in MV Agusta a quei tempi non credo ci avessero messo molto a capire che con lui la parola gioco di squadra era improponibile. Ma vi consiglio di leggere articoli di giornalisti come Nico Cereghini o altri presenti in quegli anni per avere un ritratto fedele del Read pilota e del Read personaggio. Nel mio piccolo posso dire di averlo incontrato alla rievocazione del circuito di Ospedaletti nel 2012, ed erano bastate poche parole nel mio inglese imbarazzante per strappargli un sorriso e farlo posare con mia figlia nella foto qui sopra. A vederlo passeggiare a fatica, claudicante e molto posato nei modi di fare, mai e poi mai avrei pensato di vederlo poco dopo sfrecciare (non esagero,misero una chicane improvvisata per rallentarlo, lui ci passò lo stesso nel mezzo con precisone millimetrica, a tutta velocità) con una Paton bicilindrica lungo il tracciato, dove se non erro aveva vinto quando ancora si disputava il vero "mini TT".
Senza compromessi, nemmeno in una rievocazione, evidentemente una volta in sella il Phil di ferro ci dava del gran gas!
E' in occasione come quelle che la stima per un pilota cresce ancor di più, perchè comprendi la differenza tra i comuni appassionati e chi invece ha il Dna vincente, quel talento innato che nemmeno in età avanzata per alcuni accenna a diminuire. E dire che non sono un feticista di oggetti o autografi e nemmeno di memorabilia varie, ma quella è stata una delle rare occasioni nelle quali sono riuscito a spiccicare due parole e a scattare una foto.
Non so se è per il timore di rimanere delusi scoprendo una persona diversa da come l'immagino , ma di solito resto in disparte. Sono stato fortunato, perchè finora ho conosciuto solo persone disponibili e gentili, come Phil Read in quell'occasione indimenticabile.
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