mercoledì 1 novembre 2017

1 Novembre 2017

La Gamma e il Monster immortalate in questo giretto autunnale

Ritorno a casa senza intoppi per il Monster, più in forma del suo proprietario...
Per questo mercoledi' di festa di Ognisanti l'occasione si è presentata sotto forma di una bella giornata di sole , un clima ancora mite e un rapido giro di colloqui su whatsapp con Caio. Duecento chilometri scarsi , roba da far sorridere i macinatori di chilometri, però ciò che conta è  stato passare una giornata spensierata, lontana dai mille pensieri quotidiani e senza l'assillo dell'orologio a scandire il tempo. Qualche decennio fa si rifletteva sul fatto che simili distanze eravamo più propensi a tirarcele tutte d'un fiato, ma adesso ci si prende la pausa caffè a metà mattinata e ci si siede a tavola a mezzogiorno con tutta calma. Le moto sono arzille vecchiette per alcuni, classiche per altri, le uniche possibili per chi come noi non può permettersi sogni stratosferici ed ha altre priorità( leggasi spese..).
Certo,su strade di montagna ricche di curve una endurona stradale con centinaia di cavalli e un vantaggio notevole in termini di ausili elettronici può darci paga in mille situazioni ma se ciò che si cerca in un giro in moto è l'appagamento, il gusto di guidare, moto come le nostre possono ancora dare tanto.
Questione di punti di vista ovviamente e sempre sottolineando che di moto "emozionali" ce ne sono sempre state e ce ne saranno sempre e che parlo delle nostre senza sminuirle e senza viceversa elevarle ad eccellenze particolari. Il mio consiglio è cogliere l'essenza della propria moto, utilizzarla al meglio , essere consapevoli di quanto sa dare e di quanto sappiamo dare noi alla guida. Sto invecchiando accidenti, mi perdo in considerazioni filosofiche che non mi si addicono. Per stasera basta. Domani si torna al lavoro. Sigh...

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